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Co-progettazione e contaminazioni alla Casa famiglia Il Carpanedo (SP)

Lo scorso 21 luglio, tante associazioni, cooperative, privati cittadini e liberi professionisti si sono dati appuntamento alla Casa famiglia e fattoria didattica “Il Carpanedo” (La Spezia) per partecipare a uno speciale laboratorio di co-progettazione organizzato dalla nostra cooperativa, in continuità con il seminario dello scorso aprile “Scegliere i percorsi di vita. Prospettive e idee per lo sviluppo del progetto di vita per le persone con disabilità a partire dai luoghi”.
Così, un mercoledì di prima mattina, dopo aver percorso la strada sterrata costeggiata da canneti che conduce al Carpanedo, una trentina di persone è stata accolta tra panche di legno e alberi da frutto, identificandosi ognuno solo con il proprio nome, davanti a un foglio bianco tutto da scrivere.
Per le successive tre ore, con tanta generosità, con la loro voce, i loro pensieri e il corpo in esplorazione hanno contribuito ad immaginare un luogo “possibile”.
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Un laboratorio per dare risposte concrete a esigenze speciali

Abbiamo voluto dare continuità a quanto condiviso nel corso del seminario di aprile per sconfinare dal teorico e approdare nel pratico. In qualità di gestore del servizio diurno e residenziale del Carpanedo abbiamo, dunque, coinvolto differenti interlocutori con lo scopo di proporre al territorio un sistema di risposte concrete e realizzabili alle necessità delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Un laboratorio di idee che ha preso spunto proprio dal luogo ospite; un posto speciale, immerso nella natura anche se a pochi passi dalla città, dove alcune delle persone con disabilità che vi risiedono si occupano quotidianamente della cura del verde e degli animali ospitati.
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Contaminazioni per costruire insieme

Da sempre la formazione, la ricerca e l’approfondimento di progettualità condivise nutrono la quotidianità dei nostri servizi e per questo collaboriamo con Università, istituzioni e figure che possono arricchire le nostre realtà.
In questo caso, a sostenerci è stato Francesco Bombardi, architetto e progettista, che ha condotto il laboratorio di idee e co-progettazione.
Francesco, una laurea al Politecnico di Milano con studi presso ETSAB di Barcelona e Domus Academy Milano, nel 2012 ha progettato e diretto il Fab Lab di Reggio Emilia; nel 2015 ha costruito il primo concept di Fab Lab sul cibo, l’Officucina, per il Master Food Innovation Program con Ateneo di Modena e Reggio Emilia UNIMORE. Dal 2015 si occupa anche di progettazione di spazi per la Ricerca e Sviluppo e di laboratori per le scuole. Attualmente insegna Industrial Design a Reggio Emilia presso il Dipartimento di Ingegneria.
Sotto la sua guida, nel corso del nostro laboratorio il gruppo dei partecipanti ha avuto modo di interagire con un modello in scala dell’area e degli edifici e, grazie a specifiche azioni di facilitazione, ha preso parte ad un percorso collaborativo.
Riproduzioni fotografiche degli spazi alla mano, i partecipanti hanno potuto esplorare l’intera area della Fattoria alla ricerca di quei luoghi (recinto degli animali, casa delle api, serra, parco Robinson, ecc.) per poi condividerne opportunità e limiti, ciascuno secondo la propria visione.
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Sconfinare dai perimetri conosciuti

Il Carpanedo si è così trasformato in un luogo di contaminazione, configurandosi come un hub di produzione (di idee), coltivazione (di futuro) e generazione (di network).
Le parole chiave che hanno caratterizzato la giornata e le azioni di progettazione sono state tante e tutte importanti: accessibilità, consapevolezza, flessibilità, benessere, territorio, agricoltura sociale, economia circolare, produzione e collaborazione, dimensione ludica.
Preziose le suggestioni e le idee sviluppate: non ne possiamo ancora parlare nel dettaglio perché ci sono tanti progetti in costruzione che partono proprio da questa bella giornata di condivisione.
Possiamo, però, anticiparvi che si è parlato di riutilizzo, pet-therapy, sensorialità diffusa, birdwatching e beewatching, percorsi polisensoriali, laboratori, galline in libertà, fiori commestibili, strumenti del vento.
Se vi abbiamo incuriosito almeno un po’, siamo riusciti nel nostro intento. Vi racconteremo molto di più nel prossimo futuro, quando tutte queste idee progettuali avranno cominciato a prendere una forma più concreta.
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