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20 NOVEMBRE: UNA RICORRENZA PIÙ CHE MAI ATTUALE

20 novembre: una Giornata più che mai attuale

La Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza vuole richiamare l’attenzione di tutti sui diritti dei minori e offre a genitori, insegnanti, caregiver, operatori sanitari, leader di governo, società civile e media un punto di partenza al quale fare riferimento per difendere, promuovere e celebrare i diritti dell’infanzia, dando luogo ad azioni che costruiranno un mondo migliore per bambini e adolescenti.

Ogni anno, la celebrazione di questa giornata deve farci riflettere sullo stato di attuazione dei diritti dei bambini e delle bambine, un indice importante del livello di civiltà di un paese. Come Coopselios, ogni giorno promuoviamo nei nostri servizi educativi, che sono spazi aperti ai diritti di tutti, politiche di eguaglianza e inclusione, impegnandoci contemporaneamente a offrire una proposta educativa di qualità che possa creare le basi per la costruzione di un futuro di opportunità e pieni diritti.

Lo facciamo con la consapevolezza che la strada è ancora lunga e, soprattutto, senza dimenticare che i diritti non sono mai assicurati una volta per tutte ma sono sempre il frutto di una conciliazione di interessi diversi e spesso contrapposti.

Dall’ultimo rapporto semestrale della Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione (puoi leggerlo qui), che fa capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, emerge che circa un milione e mezzo di bambini sono nati rifugiati tra il 2018 e il 2021 e che, nel 2021, circa 27.000 minori non accompagnati o separati hanno presentato domanda di asilo nel nostro paese.

Il recente conflitto in Ucraina ha, naturalmente, influito sul numero di minori provenienti da quel territorio; nell’aprile di quest’anno il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione al fine di applicare standard minimi relativamente all’accoglienza e al soggiorno dei minori sfollati dai territori ucraini mentre, in giugno, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato una dichiarazione politica congiunta sulla protezione dei minori, nella quale viene ribadito l’impegno a proteggere tutti i minori fuggiti dalla guerra in Ucraina, in particolare quelli separati dalle loro famiglie, da qualsiasi rischio di adozione, sottrazione o sfruttamento illegali e a offrire loro un’accoglienza di qualità.

Il conflitto in Ucraina è solo l’ultimo di una lunga serie di eventi e circostanze, più o meno durature, che ci ricordano quante discriminazioni e disuguaglianze esistano ancora oggi per i bambini e le bambine e quanto sia ancora estremamente fragile l’affermazione dei loro diritti.

Nel video che segue, le riflessioni di Sabrina Bonaccini, Direttrice della nostra Area Tecnica Socio-educativa su questa giornata che continua a essere più che mai attuale.

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