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“Ascoltare i luoghi per rigenerare le comunitÀ”: grande partecipazione alla giornata di studi promossa da Coopselios

Si è svolta all’Oratorio Don Bosco di Castelnovo ne’ Monti la giornata di studi “Ascoltare i luoghi per rigenerare le comunità”, promossa da Coopselios in collaborazione con l’Unione Montana dell’Appennino Reggiano.

L’iniziativa, che ha registrato un’elevata partecipazione e un pubblico attento e coinvolto, ha rappresentato un importante momento di confronto sui temi dell’educazione, della rigenerazione territoriale e del rafforzamento delle comunità locali.

Il seminario rientra anche nei percorsi formativi promossi dal coordinamento pedagogico provinciale validi ai fini dell’accreditamento regionale dei servizi educativi, e ha visto l’intervento di Marco Albino Ferrari, giornalista e divulgatore.

Valorizzare l’esperienza educativa per rigenerare le comunità

Nel suo intervento, Lina Borghi, Direttrice dell’Area Socio-Educativa di Reggio Emilia per Coopselios, ha sottolineato il valore dell’iniziativa e dell’esperienza maturata in vent’anni di presenza nei territori montani:
“Come Coopselios, siamo molto contenti di avere promosso questa iniziativa. Il seminario rappresenta un momento di condivisione fondamentale per valorizzare l’esperienza ventennale dei servizi educativi per la prima infanzia, che hanno saputo generare un impatto sociale significativo sul territorio.

Un impatto che si misura non solo nella qualità dell’offerta formativa per bambini e adulti, ma anche nel rafforzamento della cultura educativa, nella promozione dell’occupazione femminile e nella coesione del tessuto sociale.
Questa esperienza dimostra come politiche pubbliche lungimiranti, sostenute da una visione strategica e da imprese sociali orientate al bene comune, possano rappresentare un investimento concreto sul futuro delle comunità locali”.

L’educazione come motore di sviluppo per l’Appennino

Concetti condivisi anche da Emanuele Ferrari, Sindaco di Castelnovo ne’ Monti, che ha evidenziato il legame profondo tra territorio, educazione e comunità:
“Quando parliamo di luoghi e di Appennino parliamo di una profonda complessità, e se a luoghi e Appennino aggiungiamo il termine ‘comunità’, non possiamo che mettere in evidenza come la comunità d’Appennino viva, e si rigeneri, solo se si rendono vivi e abitati in senso autentico i luoghi.

Il modo migliore per fare questo è investire sull’educazione, quindi sui servizi: ad esempio quelli rivolti alla prima infanzia, come è stato fatto in questi anni con la rete dei micronidi e il nido di Castelnovo Monti.
Investire sulla prima infanzia vuol dire che la comunità d’Appennino vive, dando valore alle famiglie, agli insegnanti e agli operatori del mondo dell’educazione.
Oggi assistiamo anche a una crisi nel reperimento di professionisti dell’educazione: quando parliamo di questi argomenti parliamo di un investimento complessivo sul capitale umano, che deve essere valorizzato al massimo, e che parte dal nido per arrivare fino alle scuole e all’istruzione tecnica superiore. È questa la chiave di sviluppo e pianificazione territoriale per il futuro del nostro Appennino”.

Grazie alla collaborazione con amministrazioni locali lungimiranti, Coopselios ha potuto sviluppare in questi vent’anni una rete di servizi educativi di qualità nell’Appennino reggiano, contribuendo a mantenere vivi i luoghi, sostenere le famiglie e creare nuove opportunità di crescita per le comunità montane.

Leggi anche l’articolo dedicato su Il Resto del Carlino

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