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8 marzo: prosegue il nostro impegno sull’alfabetizzazione finanziaria contro violenza e stereotipi di genere

In occasione dell’8 marzo, Giornata dei Diritti della Donna, torniamo a parlare di violenza di genere, con particolare attenzione alla violenza economica. Questa giornata celebra i traguardi raggiunti ed evidenzia quanto ancora sia necessario fare per garantire una completa parità di genere. Tale parità non può essere raggiunta senza l’effettiva equiparazione dei diritti e delle opportunità tra uomini e donne.

È noto che, a livello globale, questo obiettivo è ancora distante, e il nostro Paese non fa eccezione. Numerose disparità persistono nel godimento di diritti e opportunità, ma una delle piaghe più gravi del nostro tempo è, senz’altro, la violenza contro le donne, che si manifesta in svariate forme.

Una di queste è la violenza economica, argomento su cui ci concentreremo quest’anno con un’iniziativa dedicata alle socie e alle lavoratrici, ma aperta anche al pubblico esterno e a tutti gli interessati.

Abbiamo organizzato due incontri online di approfondimento, sensibilizzazione e divulgazione sui temi della violenza di genere, della violenza economica e delle competenze utili per contrastare questi fenomeni. Questa iniziativa è frutto della collaborazione con Welfare come Te e la Fondazione Somaschi Onlus.

Gli incontri, gratuiti e accessibili online, rappresentano un elemento di continuità con l’iniziativa dello scorso anno, che ha offerto, alle lavoratrici e ai lavoratori, corsi su violenza di genere e alfabetizzazione finanziaria, disponibili tutt’oggi sul portale della cooperativa.

Anche questi due incontri del 2024 saranno registrati e resi disponibili per chi non potrà partecipare, e caricati nell’area riservata del portale Coopselios dedicata alle iniziative e politiche di genere. L’obiettivo principale è diffondere consapevolezza e sensibilizzazione su questi temi, ma soprattutto fornire strumenti che favoriscano il raggiungimento di una piena autonomia individuale, che costituisce la base per una vita caratterizzata da diritti, autodeterminazione e libere scelte.

Gli incontri

Con Welfare come te e Fondazione Somaschi onlus abbiamo organizzato 2 incontri online su due temi fondamentali:

  • 25 MARZO 2024 dalle ore 14:00 alle ore 15:30 – “La violenza di genere. Un breve inquadramento generale”. Le diverse forme di violenza, la violenza nella cultura di cui tutte e tutti siamo parte. Approfondimento sulla violenza economica, sui segnali della violenza e sui servizi a supporto delle donne.
  • 7 MAGGIO dalle ore 14:00 alle ore 15:30 – “Lo sviluppo di competenze nelle donne e l’educazione finanziaria”

Per partecipare ed essere informati sul secondo appuntamento registrati al link.

Registrati per ricevere il link di Zoom della diretta del 07.05.24 ore 14:00

Gli incontri sono a cura di Fondazione Somaschi Onlus, che da più di 12 anni, sul territorio lombardo, ligure, sardo e laziale, accoglie e sostiene donne vittime di violenza e i loro figli, persone senza fissa dimora, uomini con problemi di dipendenza da sostanze, malati terminali, migranti, famiglie in difficoltà e persone anziane. 

La consapevolezza e l’autonomia delle donne sono fra le armi più potenti che abbiamo per scardinare questa situazione: in particolare è ancora troppo basso il numero di donne che nel nostro paese possono dire di aver acquisito un elevato livello di alfabetizzazione finanziaria, utile al raggiungimento di autonomia e indipendenza.

Per questo è importante, oggi, contribuire a tenere acceso un faro su questo tema affinché si possa efficacemente ridurre, giorno dopo giorno, la dipendenza dall’altro ed emancipare le donne affinché siano libere di compiere le proprie scelte senza i condizionamenti imposti dalla mancanza di autonomie e consapevolezza.

Nel nostro settore

Coopselios, come la maggior parte delle realtà del mondo cooperativo, è a maggioranza femminile (il 90,1% dei lavoratori è donna), le opportunità di lavoro e carriera sono equamente offerte e l’ambiente di lavoro è inclusivo e rispettoso.

Coopselios riconosce l’uguaglianza di genere come un elemento imprescindibile di civiltà e di affermazione dei diritti umani. Rappresenta inoltre un fattore strategico per creare valore e sviluppo della cooperativa.

Coopselios nel 2023 ha ottenuto la Certificazione di Parità di Genere ai sensi della Prassi di Riferimento UNI PdR 125:2022, un riconoscimento importante rispetto alle nostre politiche di gestione del personale, delle carriere e della comunicazione che dichiarano in maniera trasparente la volontà della nostra organizzazione di perseguire la parità di genere, valorizzare le diversità e supportare l’empowerment femminile.

In generale, le realtà che compongono il settore della cooperazione sociale sono prevalentemente formate da donne e questi risulta essere il primo settore per pratiche di flessibilità e conciliazione vita-lavoro, in grado di creare opportunità di lavoro e reali condizioni di pari opportunità, integrazione e inclusione lavorativa.

In generale

Ma se guardiamo al mondo del lavoro nel suo complesso, in Italia e nel mondo, sono ancora tanti e fortemente radicati quegli stereotipi che in qualche modo legittimano il gender gap.

La survey L.E.I. 2024 di Fondazione Libellula ci dice che sono il 60% le donne che hanno una retribuzione inferiore al collega uomo a parità di ruolo, responsabilità è anzianità di servizio; sono il 43% del totale le donne che hanno ricevuto avance esplicite indesiderate sul posto di lavoro; sono il 70% del totale le donne che sono state oggetto o che hanno sentito battute sessiste o volgari verso altre donne sul posto di lavoro; sono il 65% le donne che vengono considerate aggressive se dimostrano ambizione o assertività; sono il 40% le donne che hanno subito contatti fisici indesiderati sul posto di lavoro.

Al di fuori del luogo di lavoro, inoltre, le discriminazioni di genere si riflettono sull’istruzione, sulle scelte di vita, sull’accesso ai servizi sanitari e di welfare e sono alla base di un numero insopportabile di episodi legati alla violenza di genere.

Il rapporto ASVIS 2023 sottolinea che l’Italia si colloca al 79esimo posto nella graduatoria di 146 Paesi del Global gender gap report 2023, con un arretramento di 16 posizioni rispetto al 2022, facendo sì che al ritmo di progresso attuale, l’Ue raggiungerà la parità di genere in 67 anni, mentre per l’Italia i tempi saranno ancora più lunghi.

Il Rapporto ripercorre alcune gravi lacune del nostro Paese: le carenze nel welfare per quanto riguarda l’offerta di servizi, la difficile situazione reddituale delle donne e il limitato supporto nei carichi di cura, che incide anche sul costante calo del tasso di natalità. Perdurano inoltre i fenomeni di violenza di genere in ambito familiare, lavorativo, sanitario ed economico, che nella loro forma più estrema sfociano nel femminicidio.

Il ruolo fondamentale di istruzione e alfabetizzazione finanziaria per progredire

In Italia, l’alfabetizzazione finanziaria presenta gravi carenze, soprattutto tra giovani e donne, come evidenziato da numerosi studi. Secondo un’indagine dell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), l’Italia si colloca agli ultimi posti nella classifica europea degli alfabetizzati finanziari, preceduta solo da Malta. Le donne risultano particolarmente colpite dalle disuguaglianze economiche presenti nel nostro Paese.

L’educazione finanziaria assume un ruolo cruciale nel comprendere l’importanza di apprendere a gestire le proprie finanze, riconoscendo i segnali di allarme delle situazioni di violenza economica. Quest’ultima rappresenta una delle forme più subdole e meno conosciute di violenza, evidenziando come gli atti violenti contro le donne siano spesso il risultato di asimmetrie sociali perpetrate attraverso dinamiche di controllo coercitivo, anziché mere reazioni impulsive.

Nonostante le donne in Italia abbiano una maggiore istruzione rispetto agli uomini, questo vantaggio non si traduce in un beneficio lavorativo, a causa delle sfide legate alla conciliazione tra famiglia e lavoro e di una visione retrograda che privilegia gli uomini in ambito professionale. Ciò comporta una minore possibilità di avanzamento di carriera e un maggior rischio di esclusione sociale.

Questa esclusione sociale si riflette anche nel cosiddetto gender gap finanziario, che può sfociare nella violenza economica. Quest’ultima include qualsiasi atto volto a privare la vittima dell’indipendenza economica o della partecipazione alla gestione delle finanze domestiche familiari.

L’educazione finanziaria emerge oggi come un tema fondamentale, connesso all’acquisizione di autonomia e indipendenza, e rappresenta una strada per accrescere la consapevolezza delle donne. Inoltre, per le donne moderne, la minor retribuzione e la minore pensione si sommano a una limitata inclusione finanziaria. Per evitare situazioni di violenza e abusi economici, diventa essenziale acquisire competenze in questo settore.

In conclusione

Donne e ragazze continuano a subire discriminazioni e violenze in ogni parte del mondo: la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace.

Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.

Solo attraverso inclusione, coesione e valorizzazione delle differenze che possiamo perseguire questo obiettivo. L’educazione finanziaria può, in tal senso, dare un contributo fondamentale a ridurre il gap di genere ed a combattere le disuguaglianze ed è importante che ciascuno di noi si impegni per promuovere e diffondere una nuova cultura della parità, dell’autonomia e del rispetto di ogni individuo che prescinda dal genere.

Buon 8 marzo!

Consigli di lettura sul tema
  • “Libere di… vivere. Progetto didattico per la prevenzione della violenza economica“, Global Thinking Foundation
  • “Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere?”, Azzurra Rinaldi
  • “Invisibili”, Caroline Criado Perez
  • “Parità in pillole. Impara a combattere le piccole e grandi discriminazioni quotidiane”, Irene Facheris
  • “Nina e i diritti delle donne”, Cecilia D’EliaRachele Lo Piano (per ragazze e ragazzi dai 9 anni)

 

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